Houston 2021: Due Mondiali In Uno!
Moregard-Bengtsson e il Rapporto Giocatore-Allenatore: Chi sceglie Chi?
I Campionati Mondiali Individuali 2021, svoltisi a Houston dal 23 al 29 Novembre, hanno presentato alcuni aspetti particolari che mai si erano verificati prima d’ora.
Vediamoli uno ad uno:
1. Ha vinto, abbastanza agevolmente, Fan Zhedong. Era il favoritissimo della vigilia, considerata l’assenza di Ma Long.
2. In finale è giunto il giovane svedese Truls Moregard, n.77 del ranking mondiale (e già questo è un record!). Moregard è stato fenomenale a vincere il tabellone inferiore di questi mondiali, battendo in successione FRANZISKA (n.16), LIM JONGHOON (n.64), ARUNA (n.13) e TIMO BOLL (n.10), senza però incontrare nemmeno un cinese. Incredibilmente infatti i 4 giocatori cinesi più forti erano tutti inseriti nella parte alta del tabellone: FAN ZHENDONG ha vinto con WANG CHUQIN negli ottavi di finale, con LIN GAOYUAN nei quarti e con LIANG JINGKUN in semifinale.
3. Truls MOREGARD simile a WALDNER? Abbiamo qualche dubbio.
Alcuni appassionati, vista la giovane età e la nazionalità di Moregard, hanno iniziato a sbilanciarsi con paragoni molto suggestivi e impegnativi. Personalmente ritengo che Moregard, pur essendo un grandissimo giocatore, sia lontanissimo dal talento di Jan Owe Waldner, nonostante anch’egli abbia giocato la sua prima finale mondiale a 21 anni e mezzo a New Delhi. In quell’occasione Waldner, dopo aver rinunciato a disputare la finale a squadre Cina-Svezia per problemi fisici, nel singolare vinse 3-0 ai quarti contro Chen Longcan (n.2 della squadra cinese), 3-0 in semi contro Teng Yi (n.3) e in finale conduceva 1-0 9-5 contro Jang Jaliang (n.1) prima di arrendersi ai vantaggi del quarto set, che si giocava al meglio dei 21 punti. Quel giorno Waldner perse, ma la nazionale cinese capì che da allora in poi quel ragazzino biondo li avrebbe presto messi tutti in fila. Non sappiamo se oggi Liu Goliang abbia preoccupazioni rilevanti pensando a quando Moregard giocherà contro i suoi giocatori.
4. MOREGARD è stato guidato in panchina da Stellan BENGTSSON, campione del mondo di singolare nel 1971. La presenza di un’icona del tennistavolo svedese come Stellan, in panchina a Moregard, mi ha fatto ancora una volta pensare al ruolo fondamentale del Coach, sia negli allenamenti che in panchina. Non sappiamo se Stellan abbia allenato Truls in palestra, per questo analizzeremo il suo lavoro in panchina. Visti gli abbracci tra i due è palese il feeling speciale che si è creato tra loro. Le tattiche che Stellan ha costruito su misura per Truls sono state determinanti. Sicuramente mamma Stiga, sponsor da sempre di Stellan e della nazionale svedese, ha favorito questo matrimonio, che ha dato un risultato storico. Complimenti a loro!!
Vale la pena soffermarsi un attimo sul connubio GIOCATORE/COACH.
Il rapporto tra giocatori e rispettivi coach è un aspetto particolare e individuale, in quanto ognuno costruisce con l’altro un rapporto talmente personale che è impossibile catalogarli tutti.
Partiamo dalla domanda: CHI SCEGLIE CHI?
Nella mia esperienza di giocatore non ho mai scelto quale allenatore dovesse sedersi sulla mia panchina: ho sempre preso quello che “passava il convento”, sia in nazionale con Xu Shao Fa, Huang Liang e Cai Zhenhua che nel club con Silvio Magni (3 anni a Prato, 2 a Bergamo e 2 titoli italiani assoluti) colui che mi ha seguito nel maggior numero di partite. Posso sicuramente dire di essere stato “fortunato”. In 20 anni avrò giocato quasi 3000 partite ufficiali, ma mai e dico mai c’è stato un cenno di discussione con i miei coach: loro dicevano e io eseguivo, nei limiti delle mie possibilità. Così dovrebbe essere sempre, secondo me. Certamente si dovrebbe chiarire preventivamente con il giocatore alcuni aspetti del gioco, ma successivamente ci dovrà essere condivisione.
Anche da Coach è filato sempre tutto liscio con i giocatori che ho seguito: mai mezza discussione. Il motivo? Perché ho fatto coaching esclusivamente a chi me lo ha chiesto. Inoltre gli atleti che seguo conoscono perfettamente qual è la mia idea di gioco e si fidano ciecamente delle mie tattiche. Quando succede infatti che sono gli stessi giocatori a scegliersi il Coach, capita chiaramente di selezionare un Tecnico di cui si fidano in modo assoluto, per seguirlo in tutto e per tutto e facilitando quindi questo fenomenale processo di osmosi sportiva.
In conclusione, una visione tattica comune è fondamentale per la riuscita del binomio coach/giocatore, ma lo è anche per la soddisfazione dell’allenatore: se il giocatore non lo segue e quindi non vince, che valore ha quella figura che siede in panchina?
COACHING A DISTANZA? SI PUÒ FARE!
Dare suggerimenti a un giocatore o a un altro allenatore oggi, oltre che possibile, è fortemente agevolato dalla tecnologia. Negli anni ’80 ’90 e inizi 2000 vedere delle riprese di tennistavolo riguardo i più grandi campioni era difficilissimo (sulla rete televisiva di Capo d’Istria ogni tanto si vedevano alcune partite dei maestri Jugoslavi, su Rai 3 o TMC qualche partita di Serie A1) mentre le nostre partite venivano riprese molto raramente. Oggi invece è sufficiente un cellulare per trasmettere una videolezione in qualsiasi parte del mondo, in più lingue e addirittura sottotitolando il testo. In questo modo un coach può insegnare a diversi giocatori, così come un semplice atleta potrà avere più di un coach. Si chiama progresso e finalmente è arrivato anche nel tennistavolo.
Buone feste a tutti!
Francesco Manneschi
per TTLEGEND